Nicola Blefari Melazzi, Direttore CNIT
Insieme alle reti fisse a larga banda, la rete 5G fornirà la connettività necessaria alla trasformazione digitale del Paese. Rispetto alle generazioni precedenti, 5G continua un percorso evolutivo: la sua nuova radio migliora le prestazioni di rete in termini di velocità, latenza, densità dei terminali e consumo di energia. Però la vera novità di 5G è la rivoluzione che essa comporta in termini di creazione e facilitazione di nuovi e diversificati servizi e di abilitazione di nuovi utenti, non umani; questi ultimi già oggi più numerosi di quelli umani. Grazie alla sua rete software e piena integrazione con il cloudvengono abilitati nuovi scenari d’uso con impatto significativo in ogni settore: agricoltura, commercio, difesa, energia, finanza, industria, media, pubblica amministrazione, salute, sicurezza, trasporti, turismo.
Quindi, l’interesse verso 5G non è solo nei nuovi telefoni e nell’interfaccia radio, ma in ciò che sta dietro tale interfaccia, rete core, edge cloud e cloud, e nelle funzionalità che risiedono negli strati superiori a quello fisico. L’unione di questi due abilitatori, nuova radio e rete software, darà luogo a un cambiamento epocale, anche in termini di competenze richieste ai tecnici del settore.
La prima edizione di 5G Italy (https://www.5gitaly.eu/2020/) è stata dedicata alle “Sperimentazioni”, la seconda alle “Possibili applicazioni”, questa terza alla “Realizzazione” della rete 5G. È infatti tempo di concentrarsi sugli aspetti realizzativi di questa fondamentale infrastruttura. Sul mercato sono ormai presenti telefoni 5G, sia Android sia Apple iOS, contribuendo al superamento di un sentimento negativo verso le radiazioni elettromagnetiche; queste, ricordiamo, possono diminuire nei loro valori massimi e medi e di soglie legali, aumentando il numero di siti di antenne e quindi di celle. Rimane ora da implementare la rete in tutte le sue componenti.
Alla luce dell’emergenza sanitaria in corso e della necessità di rilancio dell’economia italiana, si parlerà anche di 5G e NextGenerationEU, un’opportunità di crescita legata alla nostra capacità di produrre progetti innovativi e di realizzare nuovi servizi abilitanti e applicazioni.
5G Italy include oltre alla conferenza principale anche una scuola di dottorato, delle sessioni scientifiche e, novità di quest’anno, dei “CNIT talks”, brevi (10 minuti) tutorials su tematiche di 5G e 6G. Rimane disponibile il libro realizzato l’anno scorso (https://www.5gitaly.eu/2019/5g-italy-book/), che fornisce una descrizione dei molteplici aspetti della tecnologia 5G e documenta il lavoro di ricerca e sviluppo svolto in Italia.
Il CNIT (https://www.cnit.it/) è onorato dalla partecipazione a questo evento di autorità e di qualificati rappresentanti di enti e aziende del settore e si augura che esso contribuisca a stimolare ulteriormente l’interesse del nostro Paese verso questa fondamentale tecnologia.
Il Direttore del CNIT (https://www.cnit.it/)
Nicola Blefari Melazzi, Università di Roma Tor Vergata (https://blefari.eln.uniroma2.it/)
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